giovedì 17 novembre 2016

Chemioterapia: l'alimentazione da seguire durante e dopo i trattamenti


 


Molti degli effetti collaterali della chemioterapia riguardano lapparato digerente: nausea, vomito, problemi intestinali, disturbi della mucosa della bocca. Questa cura, infatti, è sì in grado di uccidere le cellule tumorali, ma intacca anche le cellule sane, come la mucosa del tubo digerente (da qui stomatiti, esofagiti, gastriti, coliti). Per contrastarne gli effetti è necessario curare particolarmente lalimentazione, prima, durante e dopo il trattamento.

 

Se si soffre di stitichezza:

-aumentare lintroduzione di acqua e di vegetali i

-consumare cereali non (o poco) raffinati,

-introdurre con attenta gradualità i legumi per evitare crisi meteoriche particolarmente dolorose.

Vi sono, inoltre, alcuni rimedi specifici per la stitichezza da contrazione intestinale (bevanda a base di succo di mela con agar agar) o da mancanza di tono intestinale (zuppa di daikon e carota).

 

È comunque preferibile affrontare il problema con loncologo e il dietologo di riferimento per evitare interferenze del cibo con la terapia, specie se per via orale, e valutare intolleranze, coliti o altra patologia preesistente, tipo diverticoli, che potrebbero creare problemi aggiuntivi.

 

Cosa evitare per non incorrere in irritazioni meccaniche:

- fibre di cereali indurite dalla cottura al forno

 -alimenti molto grezzi

 -spazzolini con setole troppo dure

- cibi irritanti

-cibi troppo acidi.

 

Altri utili consigli:

-preferire alimenti cucinati in modo semplice

-preferire alimenti di consistenza morbida

- masticare il cibo lentamente e con cura per facilitarne la digestione

- frazionare i pasti (in 5/6 spuntini) per non lasciare mai lo stomaco completamente vuoto

- non sforzarsi di mangiare se non si ha appetito

- bere, ma lontano dai pasti, acqua o tè.

 

Cosa mangiare per alleviare la nausea?

Cibi salati e asciutti come le gallette di riso integrale.

La dieta dopo la chemioterapia dovrà ritornare a un equilibrio fondato su:

 -verdure e cereali poco raffinati

- legumi

-pesce

- limitare gli alimenti ad alto indice glicemico e insulinemico

- limitare gli alimenti  ad alto contenuto di grassi saturi (carni bovine e prodotti latto-caseari).

 

Più difficile è il trattamento dei dolori ossei e midollari profondi, conseguenti a trattamenti radioterapici per tumori primitivi del tessuto osseo, oppure nei casi molto più frequenti di metastasi ossee. Dolori di questo tipo possono insorgere anche per azione dei farmaci necessari nei casi di aplasia midollare dopo trattamenti chemioterapici. Trattandosi di dolori ossei molto intensi e profondi, richiedono a volte la somministrazione di dosi elevate e ripetute di antidolorifici, aggravando ulteriormente la già difficile condizione clinica di questi pazienti.

Un tentativo semplice e ripetibile, spesso efficace in tempi sorprendentemente brevi, e certamente privo di qualsiasi effetto collaterale, è quello di far assumere al malato delle fette di pesca bianca, destate, o di arancia dinverno, con laggiunta di un pizzico di sale marino.

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